lunedì 23 febbraio 2009

Religiolus - continua la farsa

Come tutti sapete, il film Religiolus è comunque uscito.
I manifesti sono ancora in giro, nonostante non possiamo negare la soddisfazione nel vedere che molti sono ancora coperti.
Nel frattempo, è stata fatta una conferenza stampa, o meglio una farsa di dialogo e apertura. I signori della casa di distribuzione hanno invitato esponenti del mondo protestante, di quello mussulmano, e di quello ebraico. In più Raffaele Carcano dell'UAAR.

In un video sul sito di Repubblica si lamenta l'assenza del mondo cattolico.

Ci sono due modi in cui vorremo rispondere a questi signori:
1. probabilmente, se veramente hanno invitato qualcuno, la persona in questione ha pensato bene di non partecipare a un dibattito unilaterale, rischiando una ridicolizzazione e una messa alla berlina sullo stile della pellicola
2. abbiamo i nostri dubbi sul fatto che sia stato invitato qualcuno; ci sembra strano infatti che nonostante le nostre continue richieste verso la casa di ditribuzione, proprio in quella sede ci hanno negato l'intervento, non invitandoci

Continueremo a seguire l'iter del film, sperando di poter ancora fare qualcosa per l'uscita in cassetta.

giovedì 5 febbraio 2009

ATEO NO! Risposta a Repubblica.it

Ieri, dopo settimane di campagna contro un film di prossima uscita, finalmente la stampa ascolta la nostra voce. Ma come al solito costruisce la notizia oscurando lo spessore che c'è dietro una determinata azione.

Repubblica.it definisce la nostra associazione, VeraLibertà, “ultra cattolica”. E deforma il messaggio espresso dalla campagna “ATEO NO!”, decontestualizzando alcune frasi del nostro primo comunicato risalente al 26 gennaio.

Sentiamo l'esigenza perciò di fare chiarezza.

Innanzitutto la nostra campagna è motivata da due ragioni:

  1. affiggere un manifesto raffigurante le autorità massime delle tre religioni abrimitiche come scimmie offende la totalità, o quasi, dei credenti

  2. l'uscita di una pellicola cinematografica che ridicolizza le religioni ci chiama in causa come credenti

Di conseguenza, le richieste che noi abbiamo avanzato sono, per quanto riguarda il manifesto, di appello al Codice dell'Autodisciplina Pubblicitaria Italiana, e, per quanto riguarda il film, di visione preventiva da parte dell'associazionismo “religioso” e delle autorità competenti (Commissione per il Cinema).

Finora le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Speriamo che la visibilità ottenuta in questi giorni si riveli proficua all'instaurarsi di un dialogo tra noi e la casa di distribuzione della pellicola in questione.


Censura? No, grazie

Avevamo deciso di lasciare libera la pubblicazione dei commenti ai post, purtroppo il tono è scaduto in quello della mera offesa, se non della libera imprecazione.
In ogni caso continuiamo a pubblicare i vostri commenti (moderati solo nei confronti delle bestemmie) in modo da disegnare bene il quadro della situazione. La maggior parte delle persone intervenute in questi giorni infatti non ha espresso la volontà di dialogare.

Continueremo quindi a pubblicare i vostri commenti nella speranza che si possa creare un confronto costruttivo.

mercoledì 4 febbraio 2009

"ATEO NO!" scende in strada

In questi giorni per le nostre città si sono moltiplicate le locandine del film Religiolus.
I supporti in ferro che si incontrano passeggiando lungo i marciapiedi ospitano infatti il manifesto a coppie o triple.

Ci siamo tristemente resi conto che l'unica maniera per far sentire la nostra voce ormai è utilizzare quello stesso supporto per veicolare il nostro messaggio.

Siamo perciò scesi per le strade, lasciando una traccia forte della nostra campagna.